Teatro

Vincenzo Cerami legge L'ECCLESIASTE nella traduzione di Guido Ceronetti

Vincenzo Cerami legge L'ECCLESIASTE nella traduzione di Guido Ceronetti

Uno scrittore contemporaneo legge uno dei grandi testi della storia dell’uomo: L’Ecclesiaste ovvero le “Parole di Qohélet”, uno dei cinque libri sapienziali dell’Antico Testamento. La lettura non è un’interpretazione da attore, avverte Vincenzo Cerami, semmai da poeta che cerca di prendere il ritmo della scrittura, pronunciando il testo “come se quelle parole nascessero dal nulla”. Più volte Cerami si è messo in gioco come interprete della propria opera sulla scena, dallo spettacolo musicale Canti di scena all’epistolario in versi Lettere al metronomo, fino al recente Made in Italy, che ha debuttato al Festivaletteratura di Mantova 2007. In questi anni Cerami ha anche sperimentato la lettura di L’Ecclesiaste nelle sinagoghe e in prestigiosi festival italiani. La lettura è calata in un impianto scenico austero ed essenziale. L’accompagnamento sonoro è un impasto elettronico di effetti premusicali, evocativi di spazi ampi e deserti. Il testo tradotto da Ceronetti ha sempre appassionato l’autore romano per il taglio moderno e crudo della scrittura, scarna fino alla glacialità. Ha scritto Cerami: “Sono pagine scritte alcuni secoli prima di Cristo, ma è impossibile leggerle senza che la nostra mente e la nostra immaginazione vadano a posarsi sui paesaggi che ci circondano, sulle immense lande metropolitane dentro cui ci muoviamo ogni giorno come formichine. […] Lì davvero il Cristo non c’è, non c’è nessuna mediazione tra il lettore di L’Ecclesiaste e Dio. C’è soltanto un grande vuoto che sbalordisce, crea fobia, fa tremare. Dio ha fatto il mondo ‘perché l’uomo non trovi nessuna traccia di lui’, si legge in Qohélet, ed è una delle verità insopportabili enunciate in quest’opera”. GIOVEDì 10 luglio ORE 21.30 presso il Museo MADRE, Secondo appuntamento della sezione Teatro di “Un’estate al madre” rassegna che dal 3 luglio al 7 settembre, per sei giorni a settimana, trasforma il Madre nel centro dell’estate napoletana, dove si fondono Musica, Danza, Cinema e Teatro. La rassegna è curata da Teatro Pubblico Campano e realizzata con i seguenti partners: Circuito Campano della Danza, Scatola Sonora – Musicisti Associati, Fondazione Teatro di San Carlo e Supportico Lopez.